Morto suicida John McAfee, il padre del primo antivirus, ma non sembra proprio suicidio.
John McAfee, il creatore del primo antivirus commerciale della storia è stato trovato morto impiccato in una cella del carcere di Barcellona.
Cosa ci fa un miliardario visionario in un carcere spagnolo? Forse occorre fare qualche passo, tanti passi indietro.
Occorre partire dal 1987, anno in cui John crea il suo antivirus e va in giro negli USA col suo furgoncino a proporlo alle aziende. E’ un’epoca in cui i virus, quei pochi che ci sono non sembrano creare difficoltà, il mondo non è connesso, la posta elettronica non è utilizzata ma McAfee intuisce che siamo solo all’inizio, quindi diffonde gratuitamente il suo antivirus su floppy vendendo solo gli aggiornamenti.
Le aziende scettiche usano, tanto è gratis. Da allora il resto sicuramente lo sapete, McAfee fattura circa 4 miliardi di dollari l’anno ed è passato in mano anche a Intel.
Fin qui tutto normale, uno dei geni dell’informatica, con una bella intuizione che diventa miliardario. Ma cosa porta John in quella prigione spagnola? Cosa deve aver fatto di così grave?
Per capirlo meglio occorre scoprire la personalità del soggetto che non è per nulla normale. Molto libertino, molto contrario ai controlli sulla rete internet da parte dei vari governi, per nulla allineato a nessuna ideologia che da destra a sinistra cerca di controllare tutti.
E allora qualche anno dopo dice, ad esempio che nei chip di fabbricazione cinese viene introdotta una Backdoor utile affinché questi ultimi possano spiare gli USA, roba da fantascienza a cui nessuno crede ma poi al Pentagono se ne accorgono.
Oppure in una intervista recente racconta un fatto di cronaca accaduto ad alcune aziende che si occupano di sicurezza vittime di furto di dati importanti che finiscono nella Dark Web, ambiente molto famigliare a John che si diletta, così a rivelare le banali password di alcuni esperti di sicurezza, comprese quelle che hanno a che fare con aziende italiane fornitrici di apparati di sicurezza a regimi dittatoriali compresi i servizi egiziani responsabili del caso Regeni.
Ma come fa a finire in un carcere spagnolo? Pare in modo molto banale. Pare che il creatore del primo antivirus abbia concesso i diritti per una sua biografia e non abbia dichiarato i proventi di tali diritti, una evasione fiscale insomma, come ce ne sono tante. Ma basta per incastrarlo addirittura all’estero? Basta per far spiccare agli USA un mandato di cattura internazionale? Forse è solo un pretesto ma sta di fatto che per qualche mese McAfee finisce e sta in carcere a Barcellona.
John viene trovato impiccato in cella poche ore prima che gli USA ottengano l’estradizione. Coincidenza?
Mesi prima aveva scritto addirittura: se mi trovate morto impiccato come il finanziere Epstein, non è suicidio. Il noto finanziere era stato in carcere con l’accusa di abusi sessuali, poi trovato morto. Anche in quel caso ci sono tanti dubbi sul suicidio. Ebbene John viene trovato morto con le stesse modalità. Coincidenza o provocazione?
Ma John non era normale, era un visionario della libertà e la ragione potrebbe essere un’altra visto che non riusciva a contenerle. E così la motivazione che avrebbe detto lui potrebbe essere: “mi hanno fatto fuori perchè stavo rivelando come i governi inseriscono informatici nelle aziende che si occupano di sicurezza, al fine di inserire ghost code e altra roba utile per spiare i governi e mandare all’aria i loro sistemi di sicurezza. Del resto le guerre del 2021 si combattono così.”
Ecco, forse pur sembrando fantasia, questa potrebbe essere una causa plausibile. Perchè mai un evasore fiscale, per piccole somme legate ai diritti per la pubblicazione di una sua biografia, miliardario di suo per via del suo lavoro, dovrebbe addirittura rischiare la vita o essere destinatario di un mandato di cattura internazionale? Che vantaggi avrebbe tratto da qualche migliaio di dollari in meno di tasse uno come lui?
Ma c’è di più, la moglie annuncia 3 giorni prima della morte: “gli USA lo vogliono morto”.
Poi vari casi strani, molto strani. Pochi minuti dopo la sua morte su Instagram appare un suo post.
La Q di QAnon, una teoria di complotto di estrema destra forse riconducibile a Trump. Cosa indica? Forse dovevamo aspettarci rivelazioni importanti su qualcuno? Pochi minuti dopo il profilo Instagram di John viene cancellato. Anche il suo profilo Skype registra un accesso dopo la sua morte.