Il matematico che scoprì il codice di Hitler, moriva il 7 giugno 1954 mordendo una mela avvelenata.
Apparentemente sembra che il padre dell’informatica e uno dei simboli più conosciuti tra le nuove tecnologie non abbiano nulla in comune. Ciò che mi piace raccontare è una storia strana ma interessante
Chi era Alan Turing e cosa c’entra una mela morsicata?
Alan Turing fu un matematico dalle spiccate capacità che gli consentirono di gettare le basi dell’informatica quando ancora non esisteva una base elettronica sufficiente ad accogliere le sue teorie.
Sono sue quelle sugli automi e sulle macchine ideali progettate per dimostrare che una certa classe di problemi matematici è calcolabile e trova soluzione in qualche algoritmo informatico che solo decenni più tardi potrà essere sviluppato su veri calcolatori elettronici.
La fama di Turing, però, va oltre poiché egli si distinse durante la seconda guerra mondiale quando poco più che trentenne, matematico geniale, fu l’artefice della sprotezione della potente macchina Enigma. Questa macchina era utilizzata dai tedeschi per criptare i messaggi che venivano inviati tra i vari reparti durante la seconda guerra mondiale. Un meccanismo di crittografia ritenuto inattaccabile che Alan riuscì a decifrare grazie ad alcune macchine cadute nelle mani degli alleati.
E’ grazie al suo lavoro e alla progettazione di un maxi computer che consentisse di decifrare i codici tedeschi che qualche storico ha addirittura calcolato che forse la guerra è finita un anno prima del previsto. Gli alleati, infatti, potevano entrare in possesso anticipatamente di notizie riservate decidendo le strategie in tempo. Potremmo dire che Alan Turing sarebbe il primo hacker della storia, ancor prima che l’informatica come scienza fosse fondata da lui stesso!
Sì, ma in tutto questo la mela cosa c’entra? E’ dopo la fine della guerra che iniziano i problemi di Turing. Egli era omosessuale e in un paese come la Gran Bretagna doveva tenere segreta la sua identità sessuale. Così non fu e il 31 marzo 1952 fu processato per omosessualità dal tribunale britannico. A sua difesa disse semplicemente che «non scorgeva niente di male nelle sue azioni».
Fu condannato alla castrazione chimica e all’assunzione di estrogeni che gli provocarono lo sviluppo dei seni. Umiliato, cadde in depressione, il 7 luglio 1954 all’età di appena 42 anni Turing si suicidò mordendo una mela intinta ci cianuro.
Non si sa cosa avrebbe potuto inventare e portare avanti se non ci fosse stata la sua morte prematura. Molte teorie di Turing sviluppate negli anni 30 furono messe in pratica dopo la sua morte.
Solo nel 2012 in occasione del centenario dalla nascita e grazie ad una petizione portata avanti dai simpatizzanti di mezzo mondo il governo britannico riprende in considerazione la possibilità di chiedere pubbliche scuse alla memoria del grande scienziato. La data esatta dell’evento è il 24 dicembre 2013, più di un anno dopo il centenario dalla nascita.
Esiste un premio Turing che ogni anno premia il miglior informatico, è l’equivalente di un Nobel per l’informatica.
Nel 1976 nacque la APPLE inc. di Steve Jobs e Steve Wozniack, il simbolo che usano per la loro azienda fu una mela morsicata in memoria del grande matematico scomparso.
Il resto è storia dei nostri giorni. Spero che da adesso ogni utente che ha un oggetto con il logo della mela morsicata pensi per un istante al genio di Turing senza il quale molta di quella tecnologia che essa racchiude non esisterebbe. Mi piace chiudere con una frase ripetuta più volte nel film “the imitation game” che ripropone la vita di Turing: “sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”.