Sicurezza informatica e scuola: i 5 errori più comuni da evitare con un uso consapevole del PC
La sicurezza non è mai troppa e nonostante qualcuno ritenga di essere al riparo dalle insidie della rete, queste sono sempre dietro l’angolo pronte a sfruttare ogni debolezza per crearci problemi.
Senza voler allarmare docenti e studenti, in questo articolo passiamo in rassegna 5 errori da non commettere cui si già ovviare in modo abbastanza facile, basta solo un po’ di pazienza.
Password troppo debole
E’ forse l’errore più comune. La password più diffusa al mondo, secondo uno studio accreditato è “123456”. Ciò la dice lunga sulle pessime abitudini nonostante le tante raccomandazioni che tutti i tecnici fanno. Basterebbe usare una password alfanumerica che integri anche caratteri non alfanumerici. Ad esempio [CiAo]? è una password facile da ricordare ma difficile da individuare poiché contiene al suo interno regole (alternanza di maiuscole e minuscole, caratteri non alfanumerici. Un consiglio importante riguarda quello di usare una autenticazione a doppio canale, di quelle, cioè, che vengono adottate per legge dalle banche e dai servizi sanitari nazionali. Ormai social e servizi email se ne sono dotati, basta attivarli.
Software non aggiornati
Aggiornare un software è sicuramente un passaggio importante che apporta anche una buona dose di sicurezza. Certo, è anche vero che spesso le case produttrici spesso mascherano gli aggiornamenti a pagamento con evidenti patch sulla sicurezza per invogliare gli utenti ad acquistare le versioni aggiornate, tuttavia i software gratuiti potrebbero essere aggiornati senza esitazione.
Sistema operativo obsoleto
Usate ancora windows XP o Vista? Forse è il caso di passare ad altro. Questi sistemi non sono più supportati con aggiornamenti validi sulla sicurezza. E’ chiaro che un vecchio PC purtroppo non potrà ospitare windows 10. Se così è, forse sarà il caso di passare a Linux e dare nuova vita al PC.
Scaricare da fonti non attendibili
Spesso cerchiamo un software on line e clicchiamo sul primo risultato che troviamo. Un consiglio che mi sento di dare è quello di cercare il sito ufficiale legato a quel software. I software gratuiti sono spesso vettore di malware. Ad esempio capita spesso che alcune aziende se ne servano per usarli come distributore di altro software. E’ come acquistare una rivista economica e scoprire che al suo interno contiene tanta pubblicità. Mentre sul cartaceo scartiamo la pubblicità, sui software spesso non ci accorgiamo di installare più di un software.
Copie di sicurezza non fatte
Tutti cercano la copia di backup quando ormai è troppo tardi. E’ opportuno attrezzarsi di un sistema efficace per il backup. Perdere dati importanti e non sapere come recuperarli, soprattutto a seguito di danni accidentali come rottura di un hard disk o furto di PC è deprimente. Se poi si pensa che alcuni virus di tipo ransomware intaccano i nostri dati, li criptano e ce ne chiedono il riscatto per renderli visibili, vi rendete conto che averne una copia quando serve è importante.