Covid19 e scuola, si va verso la didattica a distanza alle superiori
E’ proprio quanto emerge dalle richieste delle regioni nell’ultimo vertice oggi 12 ottobre 2020 alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Come avevo scritto stamattina, il problema dei trasporti è il nodo cruciale che riguarda i movimenti di milioni di studenti pendolari i quali in situazioni critiche rischiano di contagiare. Le ultime notizie in merito ai trasporti pubblici dove distanziamento e altre norme sono sempre meno rispettati, forse hanno convinto diversi governatori a portare avanti la loro proposta.
Se il problema dei contagi aumenta, se la curva sale, non resta che chiudere almeno gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Questi, infatti, sono frequentati da quegli studenti che possono tranquillamente stare a casa e frequentare in DaD senza pesare sulla presenza dei genitori adulti i quali così potranno recarsi al posto di lavoro.
E’ risaputo, infatti, che molti cittadini temono la chiusura delle scuole perchè non potranno occuparsi attivamente dei loro figli. Se a restare a casa saranno gli studenti con età superiore ai 14 anni, il problema della sorveglianza non esiste.
E’ chiaro, tuttavia, che la didattica a distanza non potrà mai sostituire la didattica in presenza ma se 2,5 milioni di studenti si muovono di meno nelle ore di punta forse ci sarà la speranza di una riduzione dei contagi.